Alla Scoperta delle Radici

Un pellegrinaggio tra i colli per ritrovare Maria nel cuore del territorio

Ottobre, mese mariano e missionario per eccellenza, è da sempre un’occasione privilegiata per rimettersi in cammino, fisicamente e spiritualmente. Ed è proprio in questo spirito che nasce l’iniziativa “Alla Scoperta delle Radici”, una gita spirituale promossa congiuntamente dalle Unioni salesiane di Campodarsego e Due Carrare, con la partecipazione di famiglie, giovani, volontari e membri di altre comunità del territorio padovano. L’evento ha un obiettivo semplice ma profondo: riscoprire le radici mariane del territorio. Farlo non solo attraverso la preghiera, ma anche percorrendo fisicamente quei luoghi in cui, nel silenzio di chiese e oratori, Maria ha sempre vegliato sulle persone e sulle comunità.

Una giornata pensata per tutti – L’iniziativa si svolge in una sola giornata, con partenza dalla zona nord di Padova, dove i partecipanti si ritrovano all’alba per un breve momento di benedizione e accoglienza. Ad accoglierli, gli animatori delle due Unioni e i sacerdoti che li accompagneranno lungo il cammino. Il clima è già familiare: molte delle persone si conoscono, altre partecipano per la prima volta, ma l’atmosfera è quella tipica delle comunità salesiane – calorosa, inclusiva, allegra. La giornata è pensata per coinvolgere tutte le età: adulti, anziani, famiglie con bambini e adolescenti. Gli spostamenti vengono fatti con pullman organizzati, ma tra una tappa e l’altra non mancano momenti di cammino a piedi, lungo sentieri facili tra i Colli Euganei, immersi nella bellezza autunnale.

Pranzo e relazioni – A metà giornata, il gruppo si ferma in una struttura parrocchiale nei pressi di Galzignano per il pranzo comunitario. Ognuno porta qualcosa da condividere: torte fatte in casa, focacce, frutta di stagione. Si mangia insieme, seduti nei giardini, e si intessono nuove relazioni tra le Unioni. I giovani delle due comunità si occupano dell’animazione: giochi leggeri per i bambini, piccoli quiz mariani e uno stand con pensierini spirituali da portare a casa. Il clima è sereno e conviviale, e questo momento rappresenta il cuore relazionale dell’intera giornata: il momento in cui si scopre che, oltre alla fede, ciò che unisce è anche la voglia di costruire comunità vere, fatte di volti, storie, sorrisi.

Una celebrazione nel silenzio della campagna – Nel pomeriggio, la gita prosegue verso una chiesa di campagna seicentesca, scelta per ospitare la celebrazione eucaristica conclusiva. L’antico edificio in pietra, affacciato su un paesaggio autunnale, accoglie i pellegrini nel silenzio. Qui, dopo una breve introduzione sul tema della “radice mariana”, si celebra la Messa, animata dai cori delle Unioni e dai lettori provenienti da ogni gruppo partecipante. Al termine della celebrazione, ogni famiglia riceve una piccola immagine della Madonna con una frase del Vangelo, da portare a casa come segno di benedizione. I giovani ricevono invece una cartolina con la mappa dei luoghi visitati, simbolo del cammino fatto e di quello che continua nella vita di ogni giorno

Perché partecipare – “Maria, Luce d’Inverno” è molto più di una veglia: è una scelta di senso, un modo per dire che la vita vera nasce dal silenzio, dalla fiducia e dalla condivisione. È un evento che unisce generazioni, sensibilità, storie diverse, ma tutte in cerca di qualcosa di più profondo. È particolarmente amato dai giovani, che trovano in questa proposta uno spazio alternativo alle feste rumorose, dove poter riflettere, rilassarsi e iniziare l’anno con uno spirito nuovo. Ma è anche un momento molto apprezzato dalle famiglie, che trovano accoglienza, calore e bellezza nella preghiera vissuta insieme.

Una celebrazione nel silenzio della campagna – Nel pomeriggio, la gita prosegue verso una chiesa di campagna seicentesca, scelta per ospitare la celebrazione eucaristica conclusiva. L’antico edificio in pietra, affacciato su un paesaggio autunnale, accoglie i pellegrini nel silenzio. Qui, dopo una breve introduzione sul tema della “radice mariana”, si celebra la Messa, animata dai cori delle Unioni e dai lettori provenienti da ogni gruppo partecipante. Al termine della celebrazione, ogni famiglia riceve una piccola immagine della Madonna con una frase del Vangelo, da portare a casa come segno di benedizione. I giovani ricevono invece una cartolina con la mappa dei luoghi visitati, simbolo del cammino fatto e di quello che continua nella vita di ogni giorno.

Una memoria che diventa missione – “Alla Scoperta delle Radici” non è una gita come le altre. È un pellegrinaggio laico e spirituale che permette di rileggere il proprio territorio con occhi nuovi, di sentirsi parte di una storia di fede che dura da secoli, e di capire che anche oggi – nelle nostre strade, tra le nostre colline, nei nostri oratori – Maria continua a camminare accanto a noi. Le Unioni di Campodarsego e Due Carrare lo sanno bene: per custodire la fede, bisogna tornare alle radici. E per trasmetterla, bisogna farlo insieme, con il cuore aperto, il passo leggero e lo sguardo rivolto verso l’alto.

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